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Europa fuori strada, piu' ombre che luci

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EUROPA  FUORI  STRADA
più ombre che luci


        La storia dell’Europa, nel secolo scorso, è stata macchiata da due enormi pazzie: le due guerre mondiali. Sono passati solo due anni dalla prima alla seconda. Dopo la prima, la Società delle Nazioni, formata dagli Stati che si leccavano le ferite,

sperava che non si ripetesse più tale carneficina, invece, la pazzia di Hitler ha scatenato qualcosa di peggio.

        Finita la febbre bellicosa, è nata l’ONU, di nuovo con l’intento di evitare nel futuro simili catastrofi. Di fatto, almeno i principali Stati d’Europa, da mezzo secolo non si sono più combattuti: sono nati gli Stati Uniti d’Europa, prospettati e proposti da oltre un secolo da spiriti illuminati, e voluti fortemente da grandi politici cattolici. Anche la creazione della moneta unica è un fatto altamente simbolico. Operazione dovuta, ma complessa, legata a problemi sempre nuovi.

        Molti pensano che l’Europa Unita, realtà preziosissima nei confronti dell’equilibrio politico mondiale, nell’ideologia dei gruppi dirigenti, che influisce sulle leggi e quindi sul costume dei popoli, non sia bene orientata, e non garantisca un futuro equilibrato alle giovani generazioni.  Nei secoli passati, peste e colera facevano strage di vite umane e oceani di sofferenze. Oggi l’Europa è infetta da epidemie culturali, che influiscono negativamente sul costume e degradano la società.


L’aspirazione, l’ansia,  la moda ingenua di maggior libertà, associata all’altra idea ingenua che novità equivalga a progresso, produce leggi contrarie alle leggi di natura,

come aborto, divorzio, eutanasia, matrimoni omosessuali, manipolazione di embrioni e addirittura commercio sessuale con animali, con la conseguenza di produrre

l’oceano di sofferenze procurate in passato da guerre e pestilenze.

        Aborti e divorzi rischiano di cancellare l’Europa. Ogni giorno avvengono 3192 aborti; un bambino ogni cinque concepiti non vede la luce del giorno. Ciò è definito dal Papa “congiura contro la vita”. Una sensibilità superficiale inorridisce al vedere giovani soldati , dilaniati dalle bombe, coperti di sangue con la bocca nella polvere, ma non inorridisce se vede una piccola creatura umana, innocente, chiamata alla vita da altri, avvolta in una garza sterile gettata tra i rifiuti. L’aborto, insieme al cancro, è la principale causa di morte in Europa.

        Altra epidemia culturale distruttiva della società è il divorzio, moda di scioglimento  della coppia uomo-donna, sempre più facile e diffusa, bacillo distruttore dell’istituzione millenaria, fondata sulla legge di natura che si chiama matrimonio. Ogni due matrimoni c’è un divorzio, uno ogni trenta secondi.  Un bambino che ami il papà e la mamma viene lacerato dal divorzio. In dieci anni 15 milioni di bambini sono stati lacerati dai divorzi.

        La situazione demografica e sociale dell’Europa è in forte decadimento.

        Bisogna prendere coscienza che in Europa si aggira un fantasma di morte: l’ideologia social-comunista, associata al radicalismo anticattolico, che stanno cancellando la civiltà europea.               


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