tutta la civilta' in un gesto semplice
TUTTA LA CIVILTA’
in un gesto semplice
Il papà è un veterinario che cura con amore gli animali e scrive libri per far conoscere i meravigliosi loro istinti per conservare e trasmettere la vita. Non solo, ma anche per rivelare il loro talento sentimentale che permette un rapporto di amicizia con l’uomo.
La mamma, oltre l’impiego e la gestione della famiglia, trova il tempo per accompagnare gli ammalati a Lourdes, in qualità di crocerossina. Il figlio frequenta la scuola alberghiera. La mamma ha conosciuto a Lourdes un giovane che a ventidue anni è ancora in carrozzella. Nasce un rapporto di amicizia e, in un bel giorno di sole, tutta la famiglia accompagna l’amico a vedere il mare. Vedo il figlio di sedici anni e mezzo, alto e bello come il Dorìforo di Policleto, che conduce la carrozzella dell’amico, con la naturalezza di chi condivide il sentimento di umanità dei genitori. Quella stessa scena potrebbe essere riprodotta in bronzo, a grandezza naturale e collocata come un monumento al centro di ogni città. Con una semplice scritta: QUESTA E’ LA CIVILTA’.
E con la nostra capacità simbolica, possiamo vedere nella carrozzella le povere fiumane di umanità, costrette a fuggire dal démone della guerra, portando sul capo o sulle spalle quel nulla che hanno, e camminano nella polvere verso il nulla, innocenti, puniti più dei delinquenti che hanno un cibo e un tetto sul capo.
Alle manopole che conducono la carrozzella, devono accostarsi i popoli ricchi e portare in salvo chi è comparso sulla terra e ha il diritto d sopravvivere e di vivere .
Questo è il perenne messaggio ispirato e voluto dal mistero e dalla festa di Natale. Questa è la vera e unica civiltà.