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dilemmi su Gesu'

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DILEMMI  SU  GESU’




                  
Chi non accetta Gesù com’è presentato dalla Chiesa, che si fonda sui vangeli e la tradizione apostolica e patristica, deve avere il coraggio di affrontare i dilemmi che logicamente si presentano.

        Chi sostiene che Gesù non è figlio di Dio, ritiene che Egli nell’affermarlo è stato condizionato dalla cultura biblica, che parla di un Dio che comunica con un popolo e promette un redentore. Gesù si sarebbe ritenuto questo redentore e non avrebbe mentito nel dirlo agli apostoli. Però, oggettivamente, avrebbe affermato una cosa non vera, se si pensa che Dio, uno e trino di natura spirituale, esistente nella categoria dell’eternità non può avere un figlio di natura spirituale e materiale, esistente nello stesso tempo nella categoria dell’eternità e del tempo.

        Se Gesù è veramente figlio di Dio, anche se l’uomo non può comprendere come ciò sia possibile, la religione cristiana e la Chiesa hanno un solido fondamento.

        Se si ritiene che Gesù sapeva di non essere figlio di Dio per natura, ma solo in senso simbolico e analogico, si deve concludere che fu un ingannatore cosciente e responsabile. Se Gesù non è figlio di Dio per natura o si è ingannato in buona fede o fu ingannatore in malafede.

        Se si afferma che Gesù non è figlio di Dio perché Dio non esiste, si cade nel problema dell’ateismo e si deve affrontare il problema dell’origine dell’universo.

Se si ammette che l’universo non è eterno è necessario ammettere l’esistenza di una Causa che gli ha dato l’esistenza. Se si pensa che l’universo è eterno, si deve ammettere che nell’universo vi sono effetti di un principio ordinatore, di natura spirituale, perché ogni realtà ordinata è preceduta da un progetto che può essere soltanto immateriale. Ma ammettere l’esistenza di un principio ordinatore, di natura spirituale ed eterno, è ammettere l’esistenza di un ente a cui si può dare qualunque nome, anche quello di Dio.

        Tornando a Gesù, ingannato o ingannatore, se non è vero figlio di Dio, come mai per duemila anni, circa cento generazioni, gran parte dell’umanità,  ha creduto in lui? Gli spiriti più eletti hanno dimostrato che la dottrina di Gesù, com’è presentata nel Vangelo dimostra una conoscenza perfetta della natura umana: realtà mobilissima perché opera di Dio, intelligente, libera, fragile, redimibile. Conoscenza superiore a quella raggiunta da tutte le filosofie, oscillanti tra ragione e sentimento, tra libertà e necessità, tra materialismo e panteismo.

        Quando la dottrina di Gesù è rettamente intesa e praticata, è fonte di vita, di ordine, di amore, di pace.

        Restano nel mondo alcuni fatti misteriosi: le malattie, i terremoti, la sofferenza dei bambini e degli animali, le stragi, la morte, che un Dio potente e buono non dovrebbe permettere. Ma se per questi problemi neghiamo l’esistenza di Dio, ci troviamo davanti un numero di problemi molto maggiore.

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