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l'uomo che non credeva in Dio

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L’UOMO CHE NON CREDEVA IN DIO


        E’ il titolo di un recente libro di Eugenio Scalfari,  molto pubblicizzato e argomento di vari commenti, tra cui si è distinto quello di Asor Rosa, diffuso da internet.

        Si tratta di un libro di nove capitoli in cui vari problemi del nostro tempo sono analizzati da Scalfari alla luce del suo maturo pensiero. Lodevole l’intento di cercare “i fondamenti”e il senso della vita, i fondamenti del pensiero e dei suoi itinerari.

        Ma quando si cercano i fondamenti, si entra nel mondo della filosofia. Asor Rosa, critico letterario ed Eugenio Scalfari, che si è definito “discreto giornalista”, hanno citato Socrate, Platone, S. Agostino, Cartesio, Spinoza, Kant, Hegel, Rousseau, e specialmente Nietzsche. Il capitolo quinto è il più importante perché riflette su Dio, la ragione, il caos. Qui veniamo a sapere che a diciotto anni Scalfari scoprì il pensiero di Nietzsche: Così parlò Zaratustra  e Ecce homo e fu folgorato dal suo brio distruttivo, esposto in forma suggestiva: “Se avete il caos dentro di voi, potete generare una stella brillante”.


        A quanto pare, Scalfari ha sposato questo pensiero, non ha cercato altri maestri e quindi ritiene  il caos origine di tutto; posizione opposta a quella che ritiene la Mente (Dio) origine di tutto.  Scalfari ha affermato:”Il caos è senza tempo”. Allora come si spiega che dal caos sono venute entità, come il cosmo, la terra e l’uomo che sono condizionati dalla categoria del tempo, con un inizio, una durata, una fine?  Come si può accettare che dal caos (disordine) abbiano origine il pensiero, la morale, la politica?  Ogni convivenza richiede leggi e le leggi sono “ordine”. Non basta citare tanti filosofi per sostenere qualunque tesi: il buon senso viene prima della filosofia ed è il suo fondamento. Basta una media cultura filosofica per denunciare le contraddizioni del pensiero fondamentale di Scalfari. La filosofia di Nietzsche è stata demolita dal nostro Nicola Abbagnano: “Il tentativo di divinizzare l’uomo (il superuomo), di trasformarlo da creatura limitata  e bisognosa qual è, in un essere autosufficiente nel quale la vita si realizzasse come potenza infinita, ha subìto lo scacco decisivo nella persona stessa di colui che l’ha compiuto”.

        Il pensiero umano è andato avanti: pragmatismo, naturalismo, esistenzialismo, ecc.  Il pensiero di Nietzsche si può conservare come un fossile in un museo, ma non serve come bandiera per progettare un futuro civile e umano. Se il laicismo italiano ha solo i “fondamenti” proposti da Scalfari, non potrà produrre nulla di valido, perché ogni realtà sociale positiva si fonda su un certo ordine, che è l’opposto del caos.

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