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le invenzioni dei monaci e societa' modello

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LE INVENZIONI DEI MONACI
e  società  modello


      
Per vivere l’uomo ha bisogno di convivere: prima, con la famiglia, poi col paese, con lo Stato, con le leggi, il lavoro, la circolazione stradale, ecc.

        La vita non è troppo serena in una società troppo complicata. Ma una società pacifica, tranquilla nell’ordine, è possibile?  Pare che sia possibile in tante piccole società nate dall’ispirazione religiosa. La prima società d’ispirazione religiosa è descritta negli Atti degli Apostoli: “I più ricchi deponevano ai piedi degli Apostoli i loro averi, che venivano divisi tra tutti”. Una sola legge semplicissima, fondamentale, che dava origine ad una società pacifica.

        Nel volgere dei secoli, molti grandi spiriti crearono piccole società, aperte alla libera adesione, in cui tutti i membri decidono di vivere insieme come fratelli, sotto la guida di un padre, senza interessi e ambizioni personali, ma decisi a realizzare  una comunità pacifica al servizio di Dio e del prossimo. Sono le comunità religiose.  Gli Agostiniani derivano da S. Agostino, da S. Francesco i Francescani, da S. Domenico di Domenicani, da S. Camillo i Camilliani e  molte altre comunità religiose fino ai Salesiani di D. Bosco.

        Certi avversari della religione ritengono queste comunità gruppi di persone che fuggono dal mondo per viltà, per pigrizia, incapacità d’inserirsi e realizzarsi nel mondo, una specie di egoismo sterile.

        E’ vero tutto il contrario. Le schiere di religiosi che vivono nelle loro comunità, liberi dall’ansia del possesso, hanno tanto tempo per perfezionare se stessi, con lo studio, la meditazione, la preghiera. Inoltre molti hanno avuto il tempo per indagare i misteri della natura e di fare preziose scoperte e invenzioni a vantaggio di tutti, e l’ambiente tranquillo ha certamente favorito la ricerca.

        Ecco alcuni esempi. Il Parlamento è stato inventato dai Benedettini a Montecassino, sei secoli prima della Magna Carta, famosa legge inglese.  Il voto segreto è stato inventato dai monaci Cistercensi, le biblioteche nacquero nei monasteri, come pure le scuole, gli ospedali, gli orologi, la birra, la produzione dell’olio e del vino con tecniche intelligenti. Chi ha visitato le grandiose cantine della Certosa di Pavia resta meravigliato nel vedere con quali potenti torchi e intelligenti canalizzi producevano e trattavano il vino. Ancora oggi, in molti monasteri troviamo raffinati prodotti e liquori estratti dalle erbe.

        La grande intuizione di S. Benedetto “ora et labora”  - prega e lavora – ha fatto dei monasteri oasi di civiltà nello squallido panorama delle invasioni barbariche e i monaci furono muratori, scultori, pittori, scrittori e scrivani, agricoltori, allevatori di maiali. Monasteri come piccole città vive e attive.

        Ciò premesso, risulta un insulto vergognoso alla verità storica la famosa bestemmia comunista che ha sporcato tutto il secolo scorso:

“la religione è l’oppio dei popoli”.  L’oppio addormenta e distrugge l’uomo, mentre  LA RELIGIONE E’ LA SVEGLIA DEI POPOLI  e aiuta l’uomo a perfezionare se stesso e ad arricchire il mondo con i propri talenti: il lavoro, la scienza, la tecnica, l’amore.

        Chi ignora o finge di ignorare queste cose, che cultura ha? Cos’ha inventato lui di bello?

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