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la parete bianca pensiero debole

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LA  PARETE  BIANCA
pensiero debole



E’ un mistero della nostra storia che certe sciocchezze diventino famose e siano sventolate come bandiere da tanta gente dal pensiero debole. L’ultima comparsa sulla scena chiassosa della cronaca è LA PARETE BIANCA, riferita alla parete che è di fronte ai ragazzi nelle aule scolastiche. La parete bianca è una “trovatella”di quei pochi che non vogliono l’immagine del Crocifisso nelle aule scolastiche. Al Crocifisso preferiscono il nulla.

        La parete bianca, a ben riflettere, è piuttosto l’intelligenza dei ragazzi, sulla quale, genitori e insegnanti, devono proiettare tutte le parole e  quindi le idee che aiutano il giovane a vivere bene, da solo e con gli altri.

        Però, tutti i messaggi sono più efficaci quando alle parole è associata un’immagine. Pensiamo alla pubblicità!  Anche nella scuola si deve applicare questa tecnica: infatti, tutti i libri scolastici sono illustrati.  Ciò premesso, sulla parete che è di fronte agli scolari, sta benissimo una grande carta geografica dell’Italia, della propria regione, poi dell’Europa, poi del planisfero. Una bandiera dell’Italia potrebbe essere esposta tutto l’anno.

        Poi su quella parete potrebbero scoprire la bellezza dei fiori, la varietà degli animali e dei minerali, le principali invenzioni, le cose belle della loro città, i luoghi dei pubblici servizi e le chiese. Le grandi immagini, esposte o proiettate su quella parete, sono più importanti di quelle pubblicate sui libri, perché libere dall’inquinamento pubblicitario e valorizzate dalle parole dell’insegnante. Le fotografie del capo dello Stato e del Governo fanno parte dell’educazione civica.

Il Crocifisso poi, è il simbolo di quella educazione civica, arte del ben vivere e convivere, che ha ispirato i valori accettati dalle Costituzioni degli Stati civili. Valori  confermati da millenni di storia, mille volte violati con effetti disastrosi, e mille volte rispettati da quanti hanno preferito la vita alla morte.

        Tolto il Crocifisso dalla scuola, c’è ancora la croce fuori: sulle chiese, sui campanili, nei cimiteri, sulle cime dei monti. O le togliamo anche di lì? Le generazioni precedenti che le hanno collocate e rispettate sono soltanto allevamenti di stupidi?  Che ne facciamo del Natale e della Pasqua che sono momenti della vita del Crocifisso?  L’insegnamento del bene che viene dal Crocifisso è la scuola delle scuole, se vogliamo scuole sane, giuste, sicure, umane, efficaci, razionali, insuperabili.    

Altro che parete bianca !

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