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speranza e salvezza anche oggi

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SPERANZA   E  SALVEZZA
anche  oggi


     

Le cose, in Italia, in Europa e nel mondo non vanno tanto bene. Tutti speriamo in un futuro migliore, cioè di salvarci da questa situazione di paura e di sofferenza. Ecco l’unione di speranza e salvezza.
        C’è una speranza di salvezza fondata sull’uomo, limitata alla vita terrena. La storia è piena di questi progetti, sovente finiti in grandi disastri o nel nulla. Gli schiavi dei tempi romani speravano di acquistare la libertà combattendo sotto la guida di Spartaco. Ma in realtà raggiunsero la salvezza nella libertà grazie al messaggio cristiano che vuole l’uguaglianza di tutti gli uomini di fronte a Dio.
        Per brevità facciamo un salto di millenni e accenniamo solo al Comunismo, che aveva la speranza di salvare i popoli dalla povertà, proponendo l’uguaglianza di tutti gli uomini, sotto il potere assoluto dello Stato. Speranza di pochi dittatori e rovina di tutti..
        Altro esempio: il Nazismo tedesco aveva la speranza di creare una razza umana pura e superiore destinata a governare il mondo. Quella speranza (presunzione arrogante) ha provocato la seconda guerra mondiale e il satanico olocausto degli Ebrei.

        La speranza è l’attesa fiduciosa di un bene futuro; la salvezza è il raggiungimento di questo bene. Il cristiano, oltre la speranza e la salvezza che sono possibili sul piano umano, ha una speranza di un grande bene futuro che è la vita eterna con Dio, e una salvezza dalla pena eterna grazie al sacrificio di Gesù e la pratica della morale del Vangelo.



        
Certa stampa laicista, - miope o in malafede – ha il coraggio di dire che i cristiani, poiché credono nella speranza della vita eterna, non si curano delle speranze e delle salvezze limitate all’esistenza umana. Ma è proprio vero il contrario. La storia della Chiesa è piena di uomini e donne che, proprio perché ancorati alla speranza e alla salvezza della religione, hanno creato istituzioni magnifiche che hanno alimentato le speranze e portato alla liberazione dalle sofferenze umane intere generazioni. Ricordiamo la tregua di Dio e il  diritto d’asilo nel Medioevo, all’assistenza ai pellegrini e ai poveri in ogni secolo. Ancora oggi  i Francescani di Milano offrono 2500 pasti ai poveri, vestiti, servizi d’igiene, assistenza medica. I missionari creano pozzi per liberare dalla sete; molti religiosi hanno creato scuole per liberare i poveri dall’ignoranza, case per liberare gli orfani dall’abbandono, ospedali per liberare tutti dal dolore del corpo.

        Chi ha un po’ di cultura sa cos’hanno fatto per la civiltà in questa terra i Benedettini, i Francescani, i Domenicani, i Gesuiti, i Camilliani, i Filippini, i Salesiani… fino a Madre Teresa. Chi legge i giornali sa che oggi molte istituzioni religiose salvano i giovani dalla schiavitù della droga. I fatti stanno a dimostrare che chi ha una grande speranza nella salvezza eterna, fondata sulla fede, crea istituzioni che alimentano speranze e portano salvezze anche sul piano della vita terrena. Per questo il Papa ha recentemente scritto una lettera enciclica SPE SALVI  a tutti i credenti e agli uomini di buona volontà in cui ricorda che la speranza cristiana ci porta alla salvezza terrena ed eterna.

        L’infelice definizione: “La religione è l’oppio dei popoli” è cancellata per sempre, perché la storia dimostra che “la religione è la sveglia dei popoli” e una fonte di energie benefiche che confortano e rendono più bella e accettabile questa meravigliosa e breve esperienza che è la vita
umana.

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