Statistiche Pane al pane - Pane al pane

kamikaze nostrani - Pane al pane

titolo sito
Vai ai contenuti

kamikaze nostrani

articoli

KAMIKAZE  NOSTRANI




      Non c’è limite alla stupidità umana. La prima stupidità è la guerra, in seno alla quale nascono mille altre stupidità che s’intrecciano come un covo di serpenti.

        Ricordiamo per un momento la storia dei kamikaze giapponesi della seconda guerra mondiale che, come piloti volontari, si lanciavano contro le navi americane, lieti di suicidarsi pur di danneggiare il nemico.

        Kamikaze significa “vento divino”, due parole bellissime per indicare una morte che provoca altre morti. Questa pratica era esaltata dai generali (che non giocavano la propria vita) come grande amor di patria, coraggio, gloria, onore alla propria famiglia, con premiazioni prima della partenza.

        I giovani piloti, in maggioranza ventenni, prendevano il volo , raggiungevano una montagna per dare l’ultimo saluto alla patria, gettavano fiori dall’alto poi si schiantavano contro le navi nemiche con l’intento di produrre il maggior danno possibile.  Questa pratica non può essere definita come atto di eroismo, ma semplicemente con la  parola “errore”. Infatti l’eroismo massimo è il sacrificio della propria vita a vantaggio di qualcuno. Il kamikaze distrugge se stesso e gli altri.

        Eroismo è quello di un pompiere che muore per salvare dal fuoco una persona, una mamma che annega per salvare il suo bambino, un medico che muore per le infezioni contratte nel suo lavoro.

        I kamikaze di oggi sono i terroristi che imbottiti di esplosivi fanno stragi tra la gente.   C’è però una pratica ancora peggiore di questa: è il delitto che compie un uomo quando uccide una donna, con cui era in relazione, quando la donna desidera separasi. Omicidio e spesso anche suicidio. E’ il comportamento diabolico di un uomo che si crede padrone di un’altra persona e, per vendetta, la cancella dalla faccia della terra. La schiavitù da noi è finita: nessun uomo può essere padrone di un’altra persona. La rottura di un legame affettivo è certamente dolorosa, e chi non è maturo ed equilibrato non la sopporta e reagisce nel modo più disumano.

        I kamikaze classici uccidono sempre altri uomini sconosciuti. Questi nostrani uccidono persone conosciute da cui hanno ricevuto momenti di felicità.

        Chi è immaturo e incolto pensa che la vita sia un contenitore di piaceri, e se viene a mancare uno di questi piaceri spacca tutto. Chi è saggio ha compreso che la vita, il contenitore, è da sola un grande piacere: vedere, udire, parlare, camminare sono piaceri ritenuti di grandissimo valore da quelli che li hanno perduti.

        La vita è un dono di Dio, breve anche se di cento anni, bellissimo, da rispettare, coltivare, migliorare finché possiamo. Sarebbe bello che, tornando dalla nostra sepoltura, quanti ci hanno conosciuto potessero dire: ha speso bene il talento della sua vita.


Torna ai contenuti