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TESORI  DA  SALVARE


Entrando in certi magazzini, chiamati per vezzo megastore o iperstore, c’è da restare strabiliati per l’abbondanza e la varietà degli oggetti esposti. Enormi sfilate di televisori, lavatrici, frigoriferi, ferri da stiro, apparecchi fotografici, telecomandi e ogni altro oggetto che in terra si possa desiderare.
        C’è proprio tutto, meno le casse da morto. E’ il  trionfo della materia che si presenta in mille forme.
        Lo immaginate uno che in mezzo a quell’universo di oggetti si metta a recitare una poesia di Pascoli o di Carducci?   Sarebbe visto come un fantasma del milleottocento, caduto per caso fuori del suo mondo. Eppure tutti quegli oggetti che servono al corpo dell’uomo, dalla testa ai piedi, sono soltanto materia al servizio della materia, utile fin che si vuole, ma soltanto materia che è solo la metà dell’uomo.
   
    Tutti i giornali sono pieni di notizie belle o brutte, che sono il prodotto di quella parte dell’uomo che è pensiero, volontà, bontà o cattiveria, che sono realtà diverse dalla materia, che sono cioè l’altra metà dell’uomo.

        L’uomo volgare è servo della materia: l’uomo nobile è padrone della materia. La forza dell’uomo nobile è la cultura, fondata sul criterio che distingue il bene dal male e mediante le esperienze sue e degli altri arriva alla saggezza. E’ più facile arredare una casa che arredare una mente. I libri, le  poesie, le tragedie, le commedie, i film ci fanno conoscere le esperienze degli altri e sono utili quando sono creazioni di spiriti eletti, nobili, geniali.

        Questi patrimoni culturali sono appunto i tesori da salvare, da conoscere, da proporre sempre alle nuove generazioni.

        La cultura greca resta il patrimonio più seguito dagli uomini di tutti i tempi e di tutti i luoghi, specie dell’occidente. Chi desidera farsi un patrimonio di idee e di valori, ascolta Omero, Esodo, Alceo, Saffo e Anacreonte, Esopo. Eschilo, Sòfocle ed Euripide, la satira mordace di Aristofane, la storia di Eròdoto, la filosofia dei maestri perenni Socrate, Platone, Aristotele.


        A qualcuno questo invito può sembrare ingenuo, perché legato ad una cultura tanto lontana nel tempo; ma bisogna ricordare il recente  consiglio di Papa Benedetto che ha affermato “occorre ellenizzare la cultura”, cioè tenere conto dei valori perenni scoperti dalla cultura greca, passati in quella romana e infine armonizzati col messaggio cristiano per opera di S. Tommaso.

        Vi sono delle scoperte come  quella del fuoco e della ruota che hanno valore perenne, come vi sono scoperte sulle leggi del pensiero, della logica, del rispetto delle leggi di natura che hanno valore perenne.

        Questi sono i tesori da salvare, per guardare la tecnica col rispetto dovuto, ma anche col limite che l’uomo saggio deve dare alla tecnica, perché non si rattristi per la mancanza dell’ultimo telefonino, e soprattutto perché voglia usare tutta la tecnica, compresa quella atomica, solo a servizio del bene.


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