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onorevoil a diciotto anni?

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ONOREVOLI  A  DICIOTTO ANNI?


      

La proposta è fatta da chi pensa che la politica ha bisogno di essere ringiovanita. Il costume dell’umanità è in continua evoluzione e le leggi di un certo periodo possono non essere più adatte ad un altro periodo.  Però si tratta sempre di fare delle leggi, cioè delle norme per tutti; il che richiede una buona conoscenza della natura umana, con le sue varietà, con i suoi limiti, con le sue possibilità, le sue pigrizie, le sue frodi.
Perciò, chi è scelto dal popolo per fare delle leggi, deve avere una certa cultura e una certa esperienza. Nessuno dovrebbe sedere in Parlamento senza una laurea in Diritto o in Filosofia (Psicologia, Pedagogia, Sociologia) e una certa esperienza in incarichi di pubblica responsabilità.
Ora, un giovane di diciotto anni non ha avuto il tempo materiale di conseguire una laurea, né di fare un’esperienza necessaria per chi deve fare delle leggi. Marco Aurelio disse: “Lasciate che mio figlio sia uomo prima di essere imperatore”. Certamente, associazioni e comitati di giovani hanno il diritto e il dovere di fare presente al Parlamento i loro problemi e le loro proposte, ma non devono fidarsi dei partiti che li allettano e li plagiano con promesse di ogni genere per avere i loro voti e aumentare il loro peso politico.


L’attuale crisi che tocca il Nord Africa e il Medio Oriente è un movimento giovanile che non sopporta più il potere di dittatori intramontabili, ma i futuri governi dovranno sempre essere formati da uomini maturi ed esperti.
L’età avanzata, in certe persone, comporta una riduzione della vitalità, dell’equilibrio, del coraggio necessari per fare delle leggi; ma in certe persone, fino a tarda età le facoltà intellettuali sono intatte, la cultura è rafforzata dall’esperienza, la saggezza ha le intuizioni più adatte alla popolazione di uno Stato.
Ricordiamo i nomi di anziani eccellenti, lucidi, attivi e fecondi in tarda età. Giuseppe Verdi scrisse l’     Otello a 73 anni. Giovanni XXIII fu eletto papa a 78 anni. Michelangelo fu ottimo scultore fino a 75 anni. Adenauer fu Cancelliere tedesco fino a 87 anni. Pablo Picasso lavorò fino a 90 anni. Goethe terminò il Faust a 81 anni. Tiziano eseguì il suo ritratto a 90 anni. Bernard Shaw fu ottimo scrittore fino a 90 anni. Furono molto attivi fino a tarda età anche Albert Schweitzer, medico in uno sperduto angolo dell’Africa, poi Massimo d’Azeglio, Abbé Pierre, Cesare Musatti, Umberto Saba, Raoul Follereau, Pablo Casals, oltre i viventi Giulio Andreotti, Margherita Haach, Rita Levi Montalcini.
Vi sono tanti anziani che sanno trasformare in oro i loro anni d’argento a vantaggio della cultura, della famiglia e della società.
Se il lettore può perdonare una piccola vanità sappia che lo scrittore del presente articolo ha già compiuto 91 anni.     

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