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UNA MAMMA, UNA MERAVIGLIA




        Quando una donna è matura, facilmente – forse per legge di natura – è raggiunta dal pensiero di avere un figlio. Questo pensiero genera sogni e progetti, timori e speranze, confidenze e calcoli con lo sposo. Quando il sentimento di amore prevale, il pensiero diventa desiderio, poi decisione, poi impegno.

        Quando la donna sa che la scintilla di una nuova vita si è accesa in lei, tutti i pensieri sono orientati alla protezione di questa vita. Allora iniziano le visite  i controlli, a volte i disagi della nuova situazione , le mille confidenze con lo sposo e le amiche, la pazienza dell’attesa, i preparativi.  Ad un certo momento, quando è noto il sesso del nascituro, tutti i progetti, i sogni, i timori sono per questo futuro uomo o futura donna e inizia la scelta del nome. Avrà il nome di un antenato o avrà un nome nuovo, bello, originale, simbolico o di moda?  Intanto si prepara il nido, la culla, la carrozzella, il sedile speciale da inserire sull’automobile.

        Quando la donna sa che la scintilla di una nuova vita si è accesa in lei, tutti i pensieri sono orientati alla protezione di questa vita. Allora iniziano le visite  i controlli, a volte i disagi della nuova situazione , le mille confidenze con lo sposo e le amiche, la pazienza dell’attesa, i preparativi.  Ad un certo momento, quando è noto il sesso del nascituro, tutti i progetti, i sogni, i timori sono per questo futuro uomo o futura donna e inizia la scelta del nome. Avrà il nome di un antenato o avrà un nome nuovo, bello, originale, simbolico o di moda?  Intanto si prepara il nido, la culla, la carrozzella, il sedile speciale da inserire sull’automobile.

         Si avvicina il grande momento, atteso anche da parenti e amici. Poi arriva il grande giorno in cui una nuova persona entra a far parte dell’umanità. La prima sorpresa è per gli occhi della mamma e del papà che devono provare la gioia infinita di aver moltiplicato la vita. Poi la gioia di scoprire occhietti che vedono, orecchie che odono, braccine e piedini con tutte le dita e movimenti di quella creatura fragile fatta di latte, di luce e di rosa, da toccare con delicatezza.

       
Poi inizia la scoperta dei segni che indicano fame o sazietà, sonno o veglia e ai ritmi della creatura si adeguano i ritmi della mamma, che non conosce più giorno o notte, ma è legata solo al pianto o al sorriso della sua creatura.  Comincia poi il periodo delle scoperte, delle novità: ogni giorno una nuova sensazione, una nuova espressione, il sorriso della mamma, del papà, il contatto con gli oggetti, la scoperta di luci e suoni.

        Gli esperti dicono che le varie esperienze della primissima infanzia hanno un effetto benefico sulle capacità apprensive degli anni futuri.   Sono infinite le attenzioni di una mamma per proteggere la sua creatura: abiti per il caldo e per il freddo adeguati alla rapida crescita del piccolo. Poi nuova alimentazione e mille altre cose.   Questo impegno di una mamma appartiene al mondo delle cose impagabili. Se poche ore di una badante vengono ben pagate, quanto può valere la dedizione totale di una mamma, prima e dopo la nascita di un figlio, la cura, l’assistenza, il dialogo educativo a tre o dieci o sedici anni?


        Lo Stato dovrebbe tener conto di tanto sublime impegno con leggi che favoriscano la maternità e la famiglia.

        Una mamma, ogni mamma, una meraviglia.


  

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