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la moda inglese

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LA  MODA  DELL’INGLESE



   
    La moda è definita dal vocabolario “costume passeggero di vivere e di comportarsi”. Costume passeggero non legato a ragionamenti, necessità, interessi, vantaggi, ma semplice imitazione di idee cha hanno la caratteristica della novità.  Uno pensa di fare le scarpe a punta e il mercato si riempie di scarpe a punta. E così avviene per i vestiti e tanti prodotti dell’industria che per un po’ va bene, poi entra in crisi.

        Ma ci sono mode che non danno alcun vantaggio e sono semplicemente la fine di realtà che è bene conservare. Una di queste mode è quella di preferire in Italia la lingua inglese a quella italiana, quando non è necessario. E’ vero che la lingua inglese è diffusa in gran parte del mondo civile ed è, nella sua brevità, un mezzo di comunicazione utile, ma l’italiano, il figlio primogenito del prezioso latino, dev’essere conosciuto, amato e conservato almeno in Italia. Le cattedrali del pensiero create in Italiano sono pari a quelle create in latino e la nostra lingua non ha bisogno dell’aiuto di altre lingue per comunicare tutte le sfumature del pensiero.

        I giornalisti, prima di tutto, poi politici, industriali, commercianti e altre categorie si fanno belli usando due o tre parole d’inglese, solo perché è di moda.

E’ una moda non fondata sulla cultura, ma solo su un ridicolo snob e piccola vanità. Usare l’inglese senza necessità è anche umiliare tante persone che hanno diritto di ricevere ogni notizia politica o commerciale in italiano. Un certo inglese oggi diffuso in Italia è una semplice moda nel senso peggiore della parole, paragonabile alla moda di scarabocchiare ogni muro pulito, di masticare gomma e sporcare i marciapiedi, di fumare, di essere schiavo del gioco d’azzardo.

        Altra moda dannosa: usare caratteri troppo piccoli su prodotti commestibili, o stampati in bianco su fondi  chiari, come fanno anche tanti giornali, creando grandi difficoltà di lettura. Moda nevrotica e allucinante quella di tanta pubblicità che spara tre immagini in un secondo e non sai cosa voglia dire.

        Un’altra moda irritante è quella dei politici italiani che offendono la nostra industria usando automobili di produzione straniera, mentre la nostra 500 potrebbe in tanti casi sostituire le auto blu. Il filosofo Max Scheler ha definito la moda “contagio affettivo”  cioè imitazione irrazionale del comportamento altrui.

In un programma televisivo di un solo giorno abbiamo potuto leggere: Easi driver, cartoon magic, Charlie’s Angels, Might and day, The money drop, Sponge bob, Bakugan. Air Bud, Bugo Summy, Point Break,  alla barba dell’italiano e di quanti lo parlano ancora e non sono obbligati a studiare l’inglese.

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