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il maestro ideale (II) - Pane al pane

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il maestro ideale (II)

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IL  MAESTRO  IDEALE
è sempre possibile  (seconda parte)


Poi cominciano le lezioni. Il nostro insegnante modello si prepara bene ad ogni lezione, esamina i libri di testo, ripassa gli argomenti da trattare e si propone di rendere l’ora di scuola varia e interessante in diversi modi. Per esempio divide l’ora in tre o quattro attività diverse, comunicate subito agli alunni. Primo momento: interrogazioni di alunni che si presentano spontaneamente e meritano buone votazioni. Questo metodo può incoraggiare gli altri. Secondo momento. Presentazione del nuovo argomento. Terzo momento: proiezione di una filmina che presenta un personaggio della letteratura, o un avvenimento storico o un argomento di geografia o di storia naturale.  A suo tempo l’insegnante ha ottenuto tende per oscurare le finestre e adeguare l’aula alle proiezioni. Il centro provinciale audiovisivi ha fornito proiettori fissi e cinematografici, filmine e film di vario genere. Anche la lavagna luminosa è un ottimo sussidio.  Nel quarto momento chiede agli alunni quale parte della proiezione hanno  ritenuto più interessante e perché. In tal modo l’insieme dei ricordi è come una revisione della filmina.

     
  La proiezione piace agli studenti perché è una novità diversa dal solito rapporto  parola-ascolto, che impegna l’attenzione per poco tempo. Si ricorda ciò che si ascolta, ma si ricorda meglio ciò che si vede e ancora meglio ciò che si disegna. I temi  sono relativi alle loro esperienze: paesi, città, hobby, sport, mercati, spettacoli, progetti, amicizie, feste civili o religiose periodiche.  Consiglia di lasciare in ogni pagina  un margine bianco di qualche centimetro perché egli possa correggere gli errori  trovati nel testo. Il nostro insegnante corregge i temi dei ragazzi il più presto possibile, perché i giovani desiderano conoscere il risultato del loro impegno.  Un alunno ha presentato un tema scadente con molti errori. Il maestro lo dice chiaramente, ma per non scoraggiare il ragazzo aggiunge: “Ho trovato nel tuo tema una cosa bella: due righe si distinguevano per la bella scrittura; per questo posso lodarti”.  Questa breve osservazione è piaciuta ad altri alunni che hanno migliorato la loro grafia per avere la stessa lode. L’insegnante lo nota e in seguito tutti gli alunni hanno migliorato la loro grafia, acquistando quell’abitudine che sarà un prego per tutta la vita.  Non tutte le classi sono schiere di angioletti. Vi sono alcuni ragazzi che hanno il talento di far ridere e disturbano la classe in vari modi. Il normale rimprovero  a volte non basta. Il nostro maestro ricorre ad un artificio singolare: “Ragazzi, se voi non disturbate le lezioni, ho pensato che l’ultima ora della settimana possiamo combinare  una festicciola tra di noi. Faccio portare qui la pianola e voi usate le canzonette in voga, cambiando le parole per deridere i compagni” Questa trovata è piaciuta e gli alunni stessi zittivano i disturbatori per non perdere la festicciola del sabato.

        Al carnevale è stata riservata l’ora di un sabato. I ragazzi hanno usato le maschere e una ragazza ha recitato la parte di una  sonnambula, con lungo pigiama bianco e le braccia tese in avanti in cerca del nulla. Le mascherine sono state fotografate e le foto inviate alle famiglie. (continua)

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