il maetro ideale (IV)
IL MAESTRO IDEALE
(quarta parte)
Nelle ore libere dall’insegnamento, ha trovato il modo di servire ugualmente la scuola, riparando le carte geografiche depositate nel corridoio, a disposizione degli insegnanti che le usano quando necessario..
In un certo momento nasce nella scuola l’idea di accompagnare gli alunni a visitare il quartiere in cui è inserita la scuola stessa. Il nostro Maestro, mentre accompagna i suoi alunni, esegue fotografie di ciò che caratterizza la zona: un’officina, un mercato, un ospedale, un’altra scuola, una sede della polizia, un campo sportivo. E’ una bella iniziativa di educazione civica da cui nasce un documentario proiettato nel salone della scuola, agli studenti e alle loro famiglie.
Arrivano anche le vacanze estive. Il nostro Maestro lascia la scuola materialmente, ma la porta sempre nel cuore, perciò pensa qualcosa di nuovo. Ogni anno visita una regione dell’Italia o uno Stato d’Europa e realizza un documentario fotografico, in diapositive a colori, che presenta gli aspetti più interessanti di quel paese: campagne e città, cattedrali, monumenti, gallerie d’arte, usi e costumi. Dal ricco materiale fotografico ricava cento visioni, prepara un adeguato commento e durante l’anno scolastico proietta i documentari nel salone di cui è dotata la scuola. Sono nati così documentari su Genova, Roma, Assisi, Firenze, Sicilia, Sardegna, Svizzera, Austria, Germania, Belgio, Olanda, Francia, Spagna e Portogallo. I documentari sull’Italia sono stati proiettati per tutti gli alunni della classe prima media, e quelli degli stati d’Europa agli alunni delle classi seconda e terza media.
A fine anno è stato organizzato anche uno spettacolo di recitazione e di saggio ginnico. Il nostro Maestro ha disegnato un giardino per il fondale del palco, realizzato poi da altri insegnanti.
La breve storia del nostro Maestro ideale può finire qui. Ma è interessante sapere se il suo metodo è stato veramente un’azione saggia, efficace, che sia stata accettata dagli alunni e abbia orientato bene la loro vita. Ciò che è autentico resiste nel tempo. I fatti descritti in queste memorie sono realmente accaduti, ma è molto significativo ciò che è avvenuto il 15 ottobre 2006. Gli alunni di una classe del 1950 sono andati a cercare i loro vecchi insegnanti (ne restavano più solo due) per onorarli e festeggiarli: Messa di ringraziamento, fiori, foto e grande convito. E’ difficile descrivere il clima di commozione di affetto, di ricordi di quel giorno. I Maestri che avevano lasciato i loro allievi quando questi avevano 14 anni, si sono incontrati con signori di 60 e più anni, già padri e nonni. Tutto ciò è avvenuto in Piemonte.
Sì: i Maestri ideali sono possibili in ogni tempo. Anche oggi. (fine)