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postfazione

poesie

Globalmente le sue "Porte" sono un insieme di
pagine che potrebbero formare un "corpus" unico,
degno di pubblicazione e di lettura, di stampa e di divulgazione.

    "Le porte" è bella, significativa, emblematica.
E' degna di dare il suo "nome" a tutta la raccolta. E'
la "porta" del libro. Lo annuncia, lo enuncia, lo unifica.
    "Il mio sogno" è magnifica, originale,
scorrevole, musicale. Veramente bravo.



    "Il rosario" è una scena realistica e resa bene,
con naturalezza. Sembra una pittura impressionistica di fine '800.

    "Quando vieni" è incisiva, convincente.
Sembra un colpo di scalpello nel marmo.
Dato da maestro.

    "Mille cose". A questa darei l'Oscar. E' bella e
dice le solite cose, ma in modo semplice, vivo,
originale e suadente. Bravissimo !



    "Il bilancino" e "L'amore" sono due gioiellini
convincenti, da scegliere senza dubbio fra le “elette”


"Paradiso" sembra una scheggia di sole nel
buio di una giornata grigia. Bella.

    "Mi vedo": ha una certa aria di ironia
saporosa, di autocritica; è una confessione (te
absolvo) che chiude degnamente tutta la raccolta.


Belli anche molti "epigrammi".


Riepilogando, le riconfermo che ho letto con
vera gioia le sue pagine, così ricche di sentimento,
di saggezza, di amore per tutti e per tutto, sempre così
suadenti e poetiche.

     Quanti libri "pompati e osannati" non valgono
quanto una sua pagina, ... ma vorrei concludere
questo lungo discorso a modo mio ...
In montagna, molti i fiori spontanei che
s'incontrano, or belli or meno: poi - incontro sublime
- ecco una stella alpina, così ricca, così preziosa e
vellutata ...


    Nella vita molti gli amici casuali che
c'incontrano, or buoni, or meno: poi - incontro
sublime - ecco un amico vero, così ricco, così
prezioso e sapiente ...




     Prof. Tommaso Schivo
Rettore dell'Università della Terza Età
         di Alassio (SV)


Globally its "Doors" are a set of
pages that could form a single "corpus",
worthy of publication and reading, printing, and dissemination.

    "The doors" is beautiful, significant, and emblematic.
It is worthy of giving its "name" to the entire collection. It is
the "door" of the book. He announces it, enunciates it, and unifies it.
    "My dream" is magnificent, original,
flowing, and musical. Really clever.

"The rosary" is a realistic and well-rendered scene,
naturally. It looks like an impressionistic painting from the late 1800s.
    "When you come" is incisive, and convincing.
It looks like a chisel in marble. Given by master.

    "A thousand things". I'd give this an Oscar. It's beautiful and
says the usual things but in a simple, lively way,
original and persuasive. Excellent!


    "Balance" and "Love" are two gems
convincing, to be chosen without a doubt among the "elected"

"Heaven" looks like a sliver of the sun on a
dark gray day. Pretty.

    "I see myself": has a certain air of irony
savory, of self-criticism; is a confession (I absolve you)
which closes the entire collection worthily.

Many "epigrams" are also beautiful.


In summary, I reconfirm that I have read with
real joy your pages, so rich in feeling,
of wisdom, of love for everyone and everything, always like this
persuasive and poetic.

How many "pumped and acclaimed" books are not worth it
as much as one of your pages, ... but I would like to conclude
this long speech in my way ...
In the mountains, there are many
wildflowers that
we meet, now beautiful or not: then - sublime encounter
- here is an edelweiss, so rich, so precious and
velvety ...


    In life many casual friends who
meet us, sometimes good, sometimes not: then - meeting
sublime - here is a true friend, so rich, so
precious and wise ...



     Prof. Tommaso Schivo
Rector of the University of the Third Age
         of Alassio (SV)


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