il mio sogno
Io sogno sovente
di mettermi lungo una strada
dove passano tutti i viventi.
Io li fermo
e mi siedo con loro
sopra un sasso
lambito dal fiume.
E parlando
così, sottovoce,
getto un ponte
tra l'anima mia
e ciascuno di loro;
e il nome di ognuno,
il paese, la mamma,
il mestiere, la pena,
il segreto sapere vorrei,
e a ciascuno il mio nome,
la pena, il segreto, direi.
E' lo scambio di doni
più ricco
che vi sia nel mondo.
Ma quando io vedo mia folla
e l'abbraccio
con l'anima mia soltanto
e non posso
legarmi a ciascuno
col ponte d'amore che sogno,
oh, allora,
un'ondata di pianto
nascosta segreta bruciante
m'invade
e mi sento ripetere chiaro:
'sei ladro, sei ladro:
tu rubi agli umani
il conforto la speme il sorriso
tu rubi quell'unica cosa
che si possa chiamar paradiso'.
Voce mia segreta tremenda
non ripeterlo più:
tu lo sai
che vorrei camminare
con l'orecchio posato
sul cuore di tutti:
i già morti i viventi i futuri.
E lo sai
che lavoro ogni giorno
a quel ponte d'amore
a quel sogno più grande di me
che richiama qualcosa d'eterno.
Più spazio
più tempo vorrei. (1955)