il prato
Scendo nel prato odoroso
tagliato di fresco
nel silenzio
e nel sole.
Strade e case lontane
volta azzurra di cielo
sul capo
occhi rapiti
da piccole nuvole bianche
baciate dal vento.
Un solo respiro
immenso
sale a me dalla terra
e da noi due
s'alza fino al cielo:
un respiro immenso
pieno di profumi
sani, semplici,
vitali, eterni.
Qui c'è luce
c'è spazio
c'è silenzio:
qui riposa
tutto l'essere mio
saziato da tanta bellezza
e dal senso di Dio
Ma il silenzio
ha una voce
un suono
un grido
un urlo fortissimo
composto dalle voci
delle cose
che non parlano.
Le pietre dicono
'siam qui',
l'erbe recise ripetono
'siam qui,
partiamo
della chioma perduta
come parla una madre
del suo bambino
morto'.
Le piantine
di salici nodosi
lungo i fossatelli
parlano con l’acqua
dei lor momenti belli.
Sono pieno di gioia
non so se correre
o cantare
o stendermi a terra
e respirare.
Meglio chiudere gli occhi
e fondersi
con l'anima dei sassi
dei cespugli di nocciòli
dei salici nodosi
dei pioppi tremolanti,
di grilli e rane
e piccole farfalle
palpitanti.
Sciolto nell'anima
ogni nodo
mi stendo tra le braccia
della madre terra
e qui respiro e godo. (1955)