la musica di Beethoven
E' una verità
detta per tutti.
E' una parola immensa
detta
dal grande solitario
col tuono e col lampo
col vento e le tempeste
col peso dei monti
e la vastità dei cieli
col buio della notte
e la profondità dei mari
con la luce
di tutti i fuochi
che accendono
tutti gli spazi.
E' un volto cosmico
che ti guarda in faccia
che ti conosce già
che sa tutto
di te e degli altri,
che non si ferma
a discorrere con te
ma si rivolge
tosto
a parlar con l'universo.
E sulle sponde
dei mari celesti
corrono fiumi
di perle
e cascate di massi
fatti di luce
e d'oro,
sentieri di smeraldo
con piante fiorite
ad ogni passo
e aliti di vento
profumato
che ritorna a palpiti
come il battere d'un'ala
che ti segue
e t'accompagna
amorosamente.
E sotto al mio sentiero
un'altra strada
io vedo più bella;
e sopra il mio capo
un'altra strada
io vedo
più grande;
e accanto a me
da ogni parte
tante strade
io vedo
tutte belle
di luce e di colore
e l'anima mia
dilaga
per andare
dappertutto.
Allora comincia
iI canto del limite
che è pianto
è dolore di gioia
e gioia di dolore
è speranza eroica
canto
sospiro
anelito d'amore.
E nelle lacrime
limpide
miriadi di stelle
templi bianchi
recinti
di colonne snelle.
Arcobaleni
io vedo ancora
e una pianura vasta
tutta ordine
e bellezza.
E io sento ancora
un vento dolce
come una carezza
trapunta di sorrisi
e cinguettii d'argento.
Una rapida fiamma
passa
per tutte le strade
del mio mondo
segreto,
invade
gli spazi aperti
e gli antri oscuri:
tutto m'invade.
Il grande solitario
io lo sento
canta dentro di me
con la mia voce
con tutte le potenze
dell'anima mia.
Io levo al cielo
con lui
forse da sempre
l'immenso canto
d'amore
per l'universo. (1955)