sono contento
Ho già visto i colori
delle farfalle e dei fiori,
mi sono saziato
di guardare
l'incanto del cielo
e del mare,
ho già ascoltato
il canto d'una mamma
presso la culla
e il lamento del povero
che non ha nulla.
Ho sentito entrare
nell'anima mia
Beethoven
con una sinfonia,
ho toccato
le manine morbide
di un piccino
e la seta
d'un vestitino,
ho gustato
le ciliege mature
e l'acqua del mare,
ho scoperto
una grotta azzurra
in uno splendido mattino
e ho rimesso in acqua
un povero pesciolino,
ho raggiunto
con la gioia
di chi sale
la vetta di un monte
e la guglia
di una cattedrale,
ho letto un romanzo
e ho dato uno sguardo
ai numeri
e alla geometria,
ho capito una pagina
della Summa
e un po' di filosofia,
ho già scoperto
il volto dell'amore
la gioia dell'arte
l'urto del dolore
e la fatica tremenda
di chi muore.
Non ho più nulla
di grande
da scoprire;
due parole a Dio
più soltanto
mi restano da dire:
due parole
piene di gioia
come quelle del bambino
che finisce il suo gioco
e la sua noia
e corre in braccio
a chi gli vuoi bene,
a chi capisce
senza parlare
le sue pene.
Due parole semplici
io voglio dire:
"Grazie, Signore,
son già vissuto tanto:
sono contento
anche di morire”. (1955)